CioccolaTò | 18 Dicembre 2025
Piacere, peccato, rituale. Il cioccolato tra cinema, letteratura e cultura pop
Torino, 19 dicembre 2025 – Caro Forrest Gump, ci sentiamo di dissentire. Non è vero che in una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti capita. Generalmente, ti capita un cioccolatino. Nelle giornate particolarmente golose, rischi che te ne capitino due, o tre. Un rischio che siamo disposti a correre tutte le volte. Semmai, il punto è un altro: non sai quale storia ti capiti.
Perché dentro e dietro ad ogni cioccolatino c’è un racconto.
Torino, quando arriva CioccolaTò (13-17 febbraio 2026), lo sa bene.
La città si trasforma in una mappa del gusto e dell’immaginazione: cremini, cri-cri, cuneesi, giandujotti, tartufi – le glorie piemontesi – accanto a eccellenze italiane e internazionali. Un catalogo infinito di sapori che, da sempre, accendono le parole.
Non è un caso se il cioccolato attraversa libri, film, canzoni, scene cult e pagine di quelle in cui i più attenti lasciano un segnalibro, una sottolineatura, una striscia fosforescente di evidenziatore.
È materia narrativa pura: conforto e tentazione, infanzia e desiderio, rito quotidiano e piccola trasgressione. Cibo degli Dei, sì, ma con i piedi ben piantati nella vita reale.
È da questa consapevolezza che nasce “Raccontare il cioccolato”, filone tematico di CioccolaTò dedicato alla narrazione del cacao nella letteratura e nel cinema. Percorso che mescola cultura pop e alta letteratura, immaginari condivisi e storie personali, senza fare sconti.
Ecco alcune delle tracce gustose lasciate dal cioccolato nella memoria collettiva, e alcuni spoiler dal programma.
Joanne Harris – da Chocolat (1998) a L’apprendista del cioccolato (2025)
Un instant classic, nel 1998, Chocolat di Joanne Harris: dalle librerie alle sale cinematografiche in meno di due anni, con Juliette Binoche e Johnny Depp nei panni di Vianne Rocher e il nomade Roux, questo romanzo dà al cioccolato un ruolo di collante sociale, il mezzo attraverso il quale la protagonista riesce a leggere nell’animo umano. I personaggi che, con le loro storie, si avvicendano presso La celeste praline, ne escono sempre con il loro dolce preferito. Perché il cioccolato, in questa storia, non è soltanto consolazione, ma rivelazione. Smuove desideri, incrina abitudini, mette in crisi l’ordine delle cose con una gentilezza ostinata.
Vianne non vende cioccolato, apre possibilità. E il negozio diventa il luogo in cui una comunità decide se restare rigida o lasciarsi sciogliere, lentamente. Una storia che funziona ancora oggi perché usa il cacao non come fine, ma come innesco. A questo proposito è uscito nel 2025 un romanzo prequel (il quinto della serie), L’apprendista del cioccolato, in cui viene svelata la storia della protagonista Vianne Rocher.
In occasione di CioccolaTò, Joan Harris presenterà il nuovo libro nella prestigiosa cornice del Circolo dei Lettori proprio nel pomeriggio di San Valentino: appuntamento per sabato 14 febbraio alle ore 18:30.
Roald Dahl – La fabbrica di cioccolato (1964)
C’è un qualcosa di sorprendentemente contemporaneo, ne La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl, uno dei libri per bambini di maggior successo nella storia della letteratura contemporanea. Il cioccolato, in questo libro così come nei film di Mel Stuart (1971) e di Tim Burton (2005), è un potente simbolo di desiderio, tentazione, ricompensa, ma anche di corruzione, avidità e critica sociale, rappresentando sia il piacere supremo e il sogno infantile sia i vizi umani che portano alla punizione, fungendo da strumento narrativo per evidenziare il contrasto tra la bontà d’animo (Charlie) e la decadenza morale (gli altri bambini).
Tra le attrazioni più amate di CioccolaTò 2026, la Fabbrica del Cioccolato allestita in Piazza Vittorio Veneto è un luogo fisico e mentale dove il confine tra realtà e racconto si assottiglia. A guidarla, non sarà l’ironico e visionario Willy Wonka, ma la maestria di uno speciale maestro cioccolatiere.
“Raccontare il cioccolato”, laboratori di scrittura creativa a CioccolaTò 2026
Scrivere un racconto può sembrare attività alla portata di un numero ristretto di persone dotate di poteri speciali. Ma non è così: la verità è che nella narrativa, così come nel cioccolato, non c’è una sola strada o un solo punto di partenza. Una storia d’amore può nascere da un personaggio, da un luogo, da un giorno, da una situazione. Raccontare l’amore è terapeutico: rende più felice chi è già felice, addolcisce un momento complicato, può aiutare a ritrovare ricordi che si credevano perduti. Proprio come un cioccolatino assaporato nel momento giusto.
In occasione di CioccolaTò tre appuntamenti al Museo Accorsi-Ometto alle ore 17:00 (il 13, 14 e 15 febbraio), guidati dalla scrittrice Stefania Bertola, invitano lettrici e lettori, aspiranti scrittori e curiosi cronici, a creare veri e propri racconti al cioccolato: testi brevi, intensi, imperfetti quanto basta.
Perché il cioccolato, come la scrittura, dà il meglio quando non cerca di compiacere tutti.
Dipingere con il cioccolato e Caviardage: laboratori creativi per tutta la famiglia
Il Museo Accorsi-Ometto sarà una delle sedi dei laboratori di CioccolaTò 2026: oltre alla splendida collezione di arredi antiquari di pregio e arti decorative, chi visiterà la galleria sita in Via Po 55 durante CiocciolaTò potrà intraprendere un viaggio nel tempo che esplorerà l’introduzione e il successo di questo nuovo cibo nella Torino del Settecento. La cucina, la sala da pranzo e le raccolte di argenti e porcellane illustreranno lo splendore delle cioccolatiere, caffettiere e tazzine, simboli del gusto nobiliare dell’epoca.
Tra le numerose attività per le famiglie che si articoleranno in diverse sedi di CioccolaTò, proprio il Museo Accorsi offre il laboratorio dipingi con il cioccolato, che avrà luogo sabato 14 e domenica 15 febbraio a seguito della visita guidata delle ore 15:30. I bambini e le bambine potranno diventare veri artisti del gusto, realizzando un piccolo quadro con acquerelli e tempere a base di cioccolato. Un’esperienza creativa e profumata, in cui la fantasia incontra la dolcezza. Al termine del laboratorio, tutti riceveranno un cioccolatino.
Tariffe. Bambini: € 6,00 (anche Abbonamento Junior); adulti: € 8,00; Abbonamento Musei: gratuito; Prezzo speciale famiglia (2 adulti + 1 bambino): € 18,00
PARTECIPANTI: da 3 a 12 bambini
Mai sentito parlare di Caviardage? Si tratta di una tecnica artistica e poetica che trasforma pagine di libri in piccole opere d’arte. Utilizzando testi dedicati al tema del cioccolato, si “nascondono” alcune parole per farne brillare altre, dando vita a poesie visive dal gusto dolce e sorprendente. Un’esperienza che unisce arte, parola e immaginazione, per scoprire il cioccolato in un modo nuovo e inaspettato. A questa tecnica CioccolaTò 2026 dedica un Laboratorio di Caviardage per adulti, sabato 14 e domenica 15 febbraio a seguito della visita guidata delle ore 17:00.
Tariffe. Intero: € 10,00; Ridotto Abbonamento Musei: € 6,00
PARTECIPANTI: da 5 a 20
PRENOTAZIONE: Tel. 011.837688 (int.3); e-mail: info@fondazioneaccorsi-ometto.it
